Fede o Fiducia nel Buddhismo?

dogmaFede o Fiducia, Credo o Credenza?

Qual è l’atteggiamento nel Dharma insegnato dal Buddha storico?

La radice verbale di Dharma è “dhr” e vuol dire sostenere, mentre il termine Credo viene dal sanscrito, da “hr” + “da”, dove il primo termine ha valore di “cuore” e il secondo di “mettere”. Credere vuol dire mettere continuamente il cuore in una cosa.

Come la credenza è un insieme di nozioni e regole che nel tempo si atrofizzano in dogmi, imprigionando la persona, così anche la fede.

Avere fiducia quindi implica uno spazio liberante maggiore, perché sono una azione e una valutazione che si rinnovano continuamente. E l’oggetto, idea o persona che investiamo con la nostra fiducia, possono perderla. Se non siamo più convinti, possiamo ritirare la nostra fiducia e valutare con saggezza il da farsi.

Ma Dharma viene spesso tradotto anche con “le cose così come sono”, quindi chi vede il Dharma, vede la realtà così come è… e non come noi vorremmo che fosse. Lasciando quindi andare il nostro desiderio di controllo ossessivo e le sovrastrutture mentali. Lasciare andare non significa abbandonare, bensì comprendere.

La pratica meditativa è dunque un riportare costantemente il cuore alla realtà, verificare con saggezza continuamente gli infiniti scambia tra noi e la realtà.
Praticare vuol dire “hr”+ “da” = mettere il cuore nel “dhr”, cioè nel Dharma: il sostegno della realtà così com’è.
E quando valuteremo che il sostegno non assolve più la sua funzione, lasceremo andare anch’esso.

 

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